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domingo, 25 de diciembre de 2011

Natale

La storia ricomincia dagli ultimi

A Natale non celebriamo un ricordo, ma una profezia. Natale non è una festa sentimentale, ma il giudizio sul mondo e il nuovo ordinamento di tutte le cose. Quella notte il senso della storia ha imboccato un'altra direzione: Dio verso l'uomo, il grande verso il piccolo, dal cielo verso il basso, da una città verso una grotta, dal tempio a un campo di pastori. La storia ricomincia dagli ultimi.
Mentre a Roma si decidono le sorti del mondo, mentre le legioni mantengono la pace con la spada, in questo meccanismo perfettamente oliato cade un granello di sabbia: nasce un bambino, sufficiente a mutare la direzione della storia. La nuova capitale del mondo è Betlemme.
Lì Maria diede alla luce il suo figlio primogenito, lo avvolse in fasce e lo pose in una man­giatoia... nella greppia degli animali, che Maria nel suo bisogno legge come una culla. La stalla e la mangiatoia sono un 'no' ai modelli mondani, un 'no' alla fame di potere, un no al così vanno le cose. Dio entra nel mondo dal punto più basso perché nessuna creatura sia più in basso, nessuno non raggiunto dal suo abbraccio che salva.
Natale è il più grande atto di fede di Dio nell'umanità, affida il figlio alle mani di una ragazza inesperta e generosa, ha fede in lei. Maria si prende cura del neonato, lo nutre di latte, di carezze e di sogni. Lo fa vivere con il suo abbraccio. Allo stesso modo, nell'incarnazione mai conclusa del Verbo, Dio vivrà sulla nostra terra solo se noi ci prendiamo cura di lui, come una madre, ogni giorno.
C'erano in quella regione alcuni pastori... una nuvola di ali e di canto li avvolge. È così bello che Luca prenda nota di questa unica visita, un gruppo di pastori, odorosi di lana e di latte... È bello per tutti i poveri, gli ultimi, gli anonimi, i dimenticati. Dio riparte da loro. Vanno e trovano un bambino. Lo guardano: i suoi occhi sono gli occhi di Dio, la sua fame è la fame di Dio, quelle manine che si tendono verso la madre, sono le mani di Dio tese verso di loro.
Perché il Natale? Dio si è fatto uomo perché l'uomo si faccia Dio. Cristo nasce perché io nasca. La nascita di Gesù vuole la mia nascita: che io nasca diverso e nuovo, che nasca con lo Spirito di Dio in me. Natale è la riconsacrazione del corpo. La certezza che la nostra carne che Dio ha preso, amato, fatto sua, in qualche sua parte è santa, che la nostra storia in qualche sua pagina è sacra.
Il creatore che aveva plasmato Adamo con la creta del suolo si fa lui stesso creta di questo nostro suolo. Il vasaio si fa argilla di una va­so fragile e bellissimo. E nessuno può dire: qui finisce l'uomo, qui comincia Dio, perché Creatore e creatura ormai si sono abbracciati. Ed è per sempre. Auguri di Buon Natale a tutti voi cari amici.

miércoles, 21 de diciembre de 2011

Novena Natale 6 giorno

21 Dicembre  SESTO GIORNO


SEI TU QUELLO CHE DEVE VENIRE: Il Natale è una ricorrenza che, proprio perché torna ogni anno, rischia di perdere il suo vero significato, di diventare una festa esteriore senza nessuna eco dentro di noi. Per questo vogliamo prepararci nell'attesa di questo evento. Però, aspettare qualcuno vuoi dire riconoscere di mancare di qualcosa, di averne bisogno, di stare male nell'attesa dell'incontro. Ci chiediamo perciò se davvero noi stiamo aspettando qualcuno, e se è Gesù che deve venire, oppure qualche altro personaggio o qualche cambiamento materiale, qualche nuova situazione sociale. La liturgia insiste in questi giorni nel ricordare che Gesù è l'unico salvatore e che viene e ritorna con noi anche in questo Natale: perciò ci invita a ben prepararci per non perdere questa occasione troppo importante.


PREGHIAMO: Dacci, o Dio onnipotente, nuovo vigore per muovere incontro al Salvatore sulla via della giustizia, e disponi il nostro cuore all'avvento del tuo Figlio, perché tornando e bussando alla nostra porta ci trovi vigilanti nella preghiera ed esultanti nella lode. Per lui, che vive nei secoli dei secoli. Amen.

LETTURA
Dal vangelo secondo Matteo (11,2-6)
Giovanni, che era in carcere, avendo sentito parlare delle opere del Cristo, per mezzo dei suoi discepoli mandò a dirgli: «Sei tu colui che deve venire o dobbiamo aspettare un altro?». Gesù rispose loro: «Andate e riferite a Giovanni ciò che udite e vedete: i ciechi riacquistano la vista, gli zoppi camminano, i lebbrosi sono purificati, i sordi odono, i morti, risuscitano, ai poveri è annunciato il Vangelo. E beato è colui che non trova in me motivo di scandalo!».

RIFLESSIONE: Le domande fatte a Gesù ricevono una risposta concreta e precisa: quello che vedete e sentite. Ed è sufficiente per dissipare ogni dubbio. Gesù è colui che cambia la situazione del mondo, che guarisce le malattie, che trasforma il cuore dell'uomo, e abolisce ogni ingiustizia e oppressione. Il Natale è un tempo di grazia, che deve far scaturire una umanità nuova, un nuovo modo di vivere tra uomini tornati a essere fratelli. È il solo modo per vivere in verità la fede nel Dio che si fa uomo e viene ad abitare con noi.

CANTICO DELLA BEATA VERGINE

Ant.: O Astro che sorgi, splendore della luce eterna, sole di giustizia: vieni, illumina chi giace nelle tenebre e nell'ombra di morte.

L'anima mia magnifica il Signore …

Padre nostro ...

PREGHIAMO: Concedi, o Dio onnipotente, che il nostro cuore devoto celebri con frutti di grazia il Natale di Cristo che sta per venire: mantienici alla scuola delle cose celesti e nella tristezza dei tempi presenti donaci quella speranza e quella gioia che nascono dalla certezza del tuo amore. Per Cristo nostro Signore. Amen.

lunes, 19 de diciembre de 2011

Novena Natale 4 giorno

19 Dicembre - QUARTO GIORNO
 L'ANNUNCIO DI MARIA: Quando venne la "pienezza dei tempi", quando Dio giudicò opportuno realizzare la sua promessa, volle coinvolgere una creatura, una donna, che rendesse possibile la sua nascita umana. Nell'intimo segreto di una giovane donna, la parola di Dio propone il suo piano: una nascita verginale dà inizio alla storia del Dio fatto uomo. Maria accetta, e si affida all'amore di Dio, superando difficoltà e timori: e il "Verbo si fa carne e prende ad abitare in noi".
Prepararsi al Natale è anche mettersi nella medesima disposizione di Maria: accettare l'annuncio di Dio, rispondere con slancio e generosità, lasciarsi fare da Dio che è buono e fa sempre "grandi cose". Qualcosa di nuovo deve nascere se si segue con fedeltà e pienezza la parola di Dio, se lo si lascia agire in tutta la sua potenza.
 PREGHIAMO: Esaudisci, o Padre infinitamente buono, la nostra supplica: donaci di aderire con umile fede alla tua parola sull'esempio della Vergine immacolata che all'annunzio dell'angelo accolse il tuo Verbo ineffabile e, colma d Spirito Santo, divenne tempio di Dio. Per Cristo nostro Signore. Amen.
 LETTURA
Dal vangelo secondo Luca (1,26-38)
Al sesto mese, l'angelo Gabriele fu mandato da Dio in una città della Galilea, chiamata Nazareth, a una vergine, promessa sposa di un uomo della casa di Davide, di nome Giuseppe. La vergine si chiamava Maria. Entrando da lei, disse: «Rallégrati, piena di grazia: il Signore è con te». A queste parole ella fu molto turbata e si domandava che senso avesse un saluto come questo. 30L'angelo le disse: «Non temere, Maria, perché hai trovato grazia presso Dio. Ed ecco, concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesù. Sarà grande e verrà chiamato Figlio dell'Altissimo; il Signore Dio gli darà il trono di Davide suo padre e regnerà per sempre sulla casa di Giacobbe e il suo regno non avrà fine». Allora Maria disse all'angelo: «Come avverrà questo, poiché non conosco uomo?». Le rispose l'angelo: «Lo Spirito Santo scenderà su di te e la potenza dell'Altissimo ti coprirà con la sua ombra. Perciò colui che nascerà sarà santo e sarà chiamato Figlio di Dio. Ed ecco, Elisabetta, tua parente, nella sua vecchiaia ha concepito anch'essa un figlio e questo è il sesto mese per lei, che era detta sterile: nulla è impossibile a Dio». Allora Maria disse: «Ecco la serva del Signore: avvenga per me secondo la tua parola». E l'angelo si allontanò da lei.
RIFLESSIONE: L:azione di salvezza si svolge sempre in un contesto umano: Dio vuole avere bisogno degli uomini e chiede a Maria di associarsi pie­namente al suo disegno di redenzione. Così a ciascuno di noi, il dono della fede è un invito di Dio a diventare a nostra volta messaggeri di quel dono e a trasmetterlo ad altri. Nell'obbedienza alla volontà di Dio e nel seguire la sua parola, si diventa fecondi, e la vita prende un senso e un valore molto più grande.
 CANTICO DELLA BEATA VERGINE
 Ant.: O Radice di tesse, che ti innalzi come segno per i popoli: tacciono davanti a te i re della terra, e le nazioni t'invocano: vieni a liberarci, non tardare.
 L'anima mia magnifica il Signore …
Padre nostro ...
 PREGHIAMO: O Signore, all'annunzio dell'angelo la Vergine Maria accolse con piena fede la tua parola e per l'opera misteriosa dello Spirito Santo concepì il primogenito dell'umanità rinnovata: ella portò nel suo grembo con ineffabile amore colui che doveva compiere le promesse di Israele e rivelarsi al mondo come il salvatore atteso dalle genti. Concedi a noi di essere partecipi della vita nuova e immortale che iniziò nel grembo di Maria e aiutaci ad adorare con intensità e generosità il mistero di Gesù tuo Figlio e nostro fratello, vero Dio e vero uomo, che vive e regna nei secoli dei secoli. Amen.

domingo, 18 de diciembre de 2011

Novena Natale 3 giorno

18 Dicembre - TERZO GIORNO
LA PROMESSA DI DIO. Tutta la storia dell'uomo, fin dal suo inizio, è una storia di debolezze, di sconfitte, di cadute: la Bibbia ce lo ricorda con alcuni racconti che vogliono farci riflettere sulla nostra condizione di peccatori. Ma Dio, subito al primo peccato dell'uomo, gli ha promesso la salvezza: ha garantito che il male non avrebbe avuto l'ultima parola. Qualcuno sarebbe venuto a "schiacciare la testa al serpente".
Tutta la storia del popolo eletto è una storia di promesse che si susseguono e tengono desta la speranza. I profeti continuano a descrivere il nuovo regno che il Messia verrà a iniziare e sarà il regno della salvezza per tutti gli uomini.
 
PREGHIAMO. Con la tua promessa di redenzione, o Dio, hai risollevato, dopo la colpa, a nuova speranza di grazia il genere umano creato in santità e giustizia nel tuo Verbo divino: nella pienezza dei tempi hai mandato lo stesso tuo Verbo nel mondo, perché vivendo come uomo tra noi, ci aprisse il mistero del tuo amore paterno, e sciolti i legami mortali del male, ci infondesse di nuovo la vita eterna del cielo. Ora, nella umanità del tuo Figlio, ricrea l'uomo perché la morte non deformi in lui la tua immagine viva. Per Cristo nostro Signore. Amen.
LETTURA
Dal libro del profeta Geremia (31,1-7.17)
«In quel tempo – oracolo del Signore – io sarò Dio per tutte le famiglie d'Israele ed esse saranno il mio popolo. Così dice il Signore: Ha trovato grazia nel deserto un popolo scampato alla spada; Israele si avvia a una dimora di pace». Da lontano mi è apparso il Signore: «Ti ho amato di amore eterno, per questo continuo a esserti fedele. Ti edificherò di nuovo e tu sarai riedificata, vergine d'Israele. Di nuovo prenderai i tuoi tamburelli e avanzerai danzando tra gente in festa. Di nuovo pianterai vigne sulle colline di Samaria; dopo aver piantato, i piantatori raccoglieranno. Verrà il giorno in cui le sentinelle grideranno sulla montagna di Èfraim: "Su, saliamo a Sion, andiamo dal Signore, nostro Dio". Poiché dice il Signore: Innalzate canti di gioia per Giacobbe, esultate per la prima delle nazioni, fate udire la vostra lode e dite: "Il Signore ha salvato il suo popolo, il resto d'Israele". C'è una speranza per la tua discendenza, oracolo del Signore : i tuoi figli ritorneranno nella loro terra».
 RIFLESSIONE. La storia di Israele è intessuta sulla fedeltà di Dio che promette e mantiene la parola. Quando però il popolo eletto si allontana e si ribella a Dio, cade in situazioni negative e sperimenta che solo Dio è il suo Salvatore. Il profeta Geremia fa scoprire il senso della presenza di Dio: ci sarà un tempo di redenzione e di salvezza, comincerà una nuova epoca definitiva, epoca di giustizia e di bontà, epoca di rapporto corretto e filiale con Dio. È l'epoca che Gesù ha iniziato: la sua nascita è l'inizio dell'uomo nuovo e del mondo nuovo.
CANTICO DELLA BEATA VERGINE
 Ant.: O Signore, guida della casa d'Israele, che sei apparso a Mosè nel fuoco del roveto, e sul monte Sinai gli hai dato la legge: vieni a liberarci con braccio potente.
 L'anima mia magnifica il Signore...
Padre nostro ...
 PREGHIAMO. La tua grazia, o Dio onnipotente, ispiri e sostenga nel cammino della salvezza noi che aspettiamo il Signore con ardente speranza: dona a noi il tuo aiuto nella vita presente per realizzare questo cammino incontro al tuo Figlio che viene, e vive e regna nei secoli dei secoli. Amen.

sábado, 17 de diciembre de 2011

Novena Natale 2 giorno

17 Dicembre  SECONDO GIORNO
 IL BISOGNO DI DIO. Il Natale ci riconduce a pensare che abbiamo bisogno di Dio: l'unica salvezza per noi, per l'uomo di sempre, viene solo da Dio. Il progresso umano, le scoperte, le leggi e l'azione sociale, sono tutte realtà che non possono mancare nella storia dell'uomo, ma sono sempre insufficienti, soprattutto quando non sono illuminate dalla Parola di Dio. Quando il mondo vive senza Dio, pensando di poter bastare a se stesso, non riesce mai a vincere la morte che porta dentro di sé e che emerge sempre in tutto il suo comportamento: ingiustizie, oppressioni, violenze, discriminazioni sono gli immancabili frutti che nascono sul tronco selvatico dell'uomo. Solo Dio può salvare l'uomo, perché Dio è la vita, la verità, l'amore. E Dio si è fatto uomo precisamente per ridare alla sua creatura questa ricchezza che aveva perduto, e che perde continuamente.
 PREGHIAMO. O Signore Gesù che hai illuminato l'uomo smarrito nelle tenebre con la luce della tua nascita, spezza finalmente il giogo della amara schiavitù del peccato che lungamente ci opprime, e fa' che dopo un dono così generoso non soccombiamo tra i pericoli, ma siamo liberati dal male, da te che vivi e regni nei secoli dei secoli. Amen.
 LETTURA
Dal libro del profeta Isaia (59,2-4.7-8.19.21)
Ma le vostre iniquità hanno scavato un solco fra voi e il vostro Dio; i vostri peccati gli hanno fatto nascondere il suo volto per non darvi più ascolto. Le vostre palme sono macchiate di sangue e le vostre dita di iniquità; le vostre labbra proferiscono menzogne, la vostra lingua sussurra perversità. Nessuno muove causa con giustizia nessuno la discute con lealtà. Si confida nel nulla e si dice il falso, si concepisce la malizia e si genera l'iniquità. I loro piedi corrono al male, si affrettano a spargere sangue innocente; i loro pensieri sono pensieri iniqui, desolazione e distruzione sono sulle loro strade. Non conoscono la via della pace, non c'è giustizia nel loro procedere; rendono tortuosi i loro sentieri, chiunque vi cammina non conosce la pace. In occidente temeranno il nome del Signore e in oriente la sua gloria, perché egli verrà come un fiume impetuoso, sospinto dal vento del Signore. Quanto a me — dice il Signore — ecco la mia alleanza con loro: il mio spirito che è sopra di te e le parole che ho posto nella tua bocca non si allontaneranno dalla tua bocca né dalla bocca dei tuoi discendenti né dalla bocca dei discendenti dei tuoi discendenti — dice il Signore — ora e sempre.
RIFLESSIONE
Il male fiorisce sulla terra senza Dio, là dove gli uomini pur dicendosi credenti non seguono la Parola di Dio. Anche se può sembrare che certi comportamenti siano più facili e diano più felicità o possano risolvere i problemi del vivere umano, di fatto non si arriva mai se non a situazioni dolorose e negative. Solo il Signore che viene può liberare l'uomo dal suo male: solo se noi gli andiamo incontro con umiltà e decisione, solo se seguiamo la parola viva di Gesù arriviamo a una terra nuova, a una nuova situazione di giusti­zia e di pace.
 CANTICO DELLA BEATA VERGINE
Ant.: O Sapienza, che esci dalla bocca dell'Altissimo, ti estendi ai confini del mondo, e tutto disponi con soavità e con forza: vieni, insegnaci la via della saggezza.
 L'anima mia magnifica il Signore …
Padre nostro ...
PREGHIAMO. Signore Gesù, con la tua incarnazione hai salvato mondo perduto, con la tua passione hai redento l'uomo peccatore, ti sei umiliato per innalzare alla vita eterna la 'nostra natura mortale e ti sei esaltato per sostenere la nostra debolezza. Con la luce della tua venuta disperdi le nostre tenebre e rivelati a noi come la via che porta alla verità e alla felicità della vita immortale. Lo chiediamo a te che vivi e regni nei secoli dei secoli. Amen.