23 Dicembre - OTTAVO GIORNO
"OGGI È NATO PER VOI IL SALVATORE!". Vogliamo capire meglio il senso del Natale, coglierne il valore, la grandezza, l'impegno per la nostra vita attuale. Vogliamo accogliere il Dio che viene, con tutta la disponibilità e la larghezza d'animo che è richiesta da questo fatto straordinario e misterioso. Ci raccogliamo in silenzio e preghiera, lasciando che la Parola di Dio parli con tutta la ricchezza e la fecondità che le è propria.
La nostra parola è povera: quante volte balbetta impotente dinanzi a misteri che non riesce a penetrare! Quante volte non sa comunicare il senso che essa racchiude! Quante volte non raggiunge gli esiti desiderati! La nostra parola umana non riesce mai a esprimere e a illuminare il nostro essere uomini, perché è sempre limitata, mentre n noi c'è qualcosa di eterno e di infinito, c'è il Dio che è venuto. Solo la sua parola può rivelare chi noi siamo, dove e come dobbiamo andare, come dobbiamo vivere per realizzare tutta intera la nostra ricchezza umana. Se noi pretendiamo di essere noi stessi in modo totale ed esaustivo e di bastare a noi stessi da soli, cercando la vita e la verità solo nell'uomo, inganniamo noi stessi: le nostre parole diventano semi di morte. Non ci comprendiamo più tra di noi, non troviamo più la strada giusta per uscire dal labirinto in cui siamo, non riusciamo più a godere dei grandi doni che abbiamo tra le mani: c'è bisogno di una Parola che venga a illuminarci.
PREGHIAMO: O Dio, che sei Parola e realizzi ciò che dici, parla ai nostri cuori in questa festa di Natale: entra nella nostra vita e trasformala secondo il tuo meraviglioso progetto di cui ci offri un segno nel tuo Figlio che nasce a Betlemme. Te lo chiediamo per lui che vive e regna con te in tutti i secoli dei secoli. Amen.
LETTURA
Dal libro di Isaia (9,1-6)
Il popolo che camminava nelle tenebre ha visto una grande luce; su coloro che abitavano in terra tenebrosa una luce rifulse. Hai moltiplicato la gioia, hai aumentato la letizia. Gioiscono davanti a te come si gioisce quando si miete e come si esulta quando si divide la preda. Perché tu hai spezzato il giogo che l'opprimeva, la sbarra sulle sue spalle, e il bastone del suo aguzzino, come nel giorno di Madian. Perché ogni calzatura di soldato che marciava rimbombando e ogni mantello intriso d sangue saranno bruciati, dati in pasto al fuoco. Perché un bambino è nato per noi, ci è stato dato un figlio. Sulle sue spalle è il potere e il suo nome sarà: Consigliere mirabile, Dio potente, Padre per sempre, Principe della pace. Grande sarà il suo potere e la pace non avrà fine sul trono di Davide e sul suo regno, che egli viene a consolidare e rafforzare con il diritto e la giustizia, ora e per sempre. Questo farà lo zelo del Signore degli eserciti.
RIFLESSIONE: Gesù è la parola piena e definitiva. Egli è l'uomo perfettamente realizzato: la sua vicenda storica lo manifesta come parola di Dio, come segno umano di Dio, così vicino a Dio da essere realmente identico a lui. Oggi il presepe diventa scuola, la stalla accoglie l'eterna sapienza di Dio, i pastori sono i primi scolari della Parola che parla nel silenzio del bambino appena nato. Oggi il presepe diventa una grande luce che illumina il mondo intero e dissipa le tenebre dell'errore, dell'egoismo e dell'ingiustizia che avvolgono l'umanità Il Bambino deposto nella mangiatoia ha su di sé la magnificenza d Dio, la sua potenza, il suo regno.
CANTICO DELLA BEATA VERGINE
Ant.: O Emmanuelle, nostro re e legislatore, speranza e certezza dei popoli: vieni a salvarci, o Signore nostro Dio.
L'anima mia magnifica il Signore …
Padre nostro ...
PREGHIAMO: O Gesù, quando tu sei nato, una grande luce ha illuminato il genere umano: anche oggi risplenda questa tua luce perché ciascuno di noi e tutti insieme possiamo deciderci a seguire la tua strada e cambiare il nostro cuore reso più puro e più libero, più coraggioso e più generoso. Così, il nostro Natale sarà il Natale di te che vieni e vivi e regni nei secoli dei secoli. Amen
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