sábado, 24 de diciembre de 2011

Novena Natale 9 giorno

24 Dicembre - NONO GIORNO

OGGI VEDRETE IL RE DEI RE: Il bambino neonato del presepio non parla, ma si offre alla contemplazione attenta e devota dei pastori e poi dei magi: è lo stesso Gesù che poi parla e rivela il progetto di Dio e si rivela come Dio, e prima di lasciare questo mondo e dare la sua vita per la salvezza della umanità, vuole lasciare se stesso per sempre come "vero cibo e vera bevanda", perché chi mangia la sua carne e beve il suo sangue abbia la vita eterna. Il nostro desiderio di avere Dio con noi che ci aiuta, ci conforta, ci salva, è ascoltato da Dio che viene a nascere nel mondo e vi resta per sempre. Dantica profezia di Isaia diventa realtà.
PREGHIAMO: O Dio di infinità bontà, che fai sorgere il sole sui giusti e sugli ingiusti, inviandoci il tuo Figlio ci fai assaporare il tuo amore infinito e sconfinato. Concedici di attingere dal tuo amore perché anche noi diveniamo capaci di grande generosità. Per Cristo nostro Signore. Amen.
LETTURA
Dal libro di Isaia    (63,15-19)
Guarda dal cielo e osserva dalla tua dimora santa e gloriosa. Dove sono il tuo zelo e la tua potenza, il fremito delle tue viscere e la tua misericordia? Non forzarti all'insensibilità, perché tu sei nostro padre, poiché Abramo non ci riconosce e Israele non si ricorda di noi. Tu, Signore, sei nostro padre, da sempre ti chiami nostro redentore. Perché, Signore, ci lasci vagare lontano dalle tue vie e lasci indurire il nostro cuore, così che non ti tema? Ritorna per amore dei tuoi servi, per amore delle tribù, tua eredità. Perché gli empi hanno calpestato il tuo santuario, i nostri avversari hanno profanato il tuo luogo santo? Siamo diventati da tempo gente su cui non comandi più, su cui il tuo nome non è stato mai invocato. Se tu squarciassi i cieli e scendessi! Davanti a te sussulterebbero i monti.
RIFLESSIONE: Dio ha aperto i cieli ed è disceso. La grotta di Betlemme è il segno certo di questa sua iniziativa, del suo amore che lo ha avvicinato pienamente a noi. Il presepio è l'inizio del suo abitare con noi. Ed è rimasto per sempre con noi.
La bontà, l'amore, la delicatezza, la totale dedizione che si mani festa nel presepio a Natale, continua nella presenza silenziosa di Gesù nelle nostre chiese nell'Eucaristia.
Fare Natale è accorgerci di nuovo della presenza di Dio con noi non come un episodio che finisce subito, ma come una realtà permanente: fare Natale è andare verso di Dio che viene e si manifesta come un bambino neonato, è riprendere un cammino che non deve più fermarsi e trova nell'Eucaristia la sua meta perenne. Il presepio e l'Eucaristia parlano al nostro animo e gli manifestano quelle caratteristiche e quelle dimensioni che sono proprie di Dio e che debbono diventare proprie di chi vuole seguirlo nella fede.
Un cambiamento decisivo deve avvenire nella nostra vita, ora che abbiamo conosciuto il grande gesto di amore di Dio per noi, ora che sappiamo che Dio è venuto e resta per sempre con noi.
CANTICO DELLA BEATA VERGINE
 Ant.: Quando sarà sorto il sole nel cielo vedrete il Re dei re, che procede dal Padre, come sposo che sorge dal suo riposo.
L'anima mia magnifica il Signore, e il mio spirito esulta in Dio, mio salvatore, perché ha guardato l'umiltà della sua serva. D'ora in poi tutte le generazioni, mi chiameranno beata. Grandi cose ha fatto in me l'Onnipotente, e santo é il suo nome: di generazione in generazione la sua misericordia,  si stende su quelli che lo temono. Ha spiegato la potenza del suo braccio, ha disperso i superbi nei pensieri del loro cuore; ha rovesciato i potenti dai troni, ha innalzato gli umili; ha ricolmato di beni gli affamati, ha rimandato i ricchi a mani vuote. Ha soccorso Israele, suo servo, ricordandosi della sua misericordia, come aveva promesso ai nostri padri, ad Abramo e alla sua discendenza, per sempre.
Gloria al Padre e al Figlio  e allo Spirito Santo. Come era nel principio, e ora e sempre  nei secoli dei secoli. Amen.
 Ant.: Quando sarà sorto il sole nel cielo vedrete il Re dei re, che procede dal Padre, come sposo che sorge dal suo riposo.
Padre nostro ...
PREGHIAMO: O Dio che hai aperto i cieli e sei venuto in mezzo a noi ascoltando il nostro grido di miseria, aiutaci ora ad accoglierti con piena fiducia e apertura di cuore per non perdere questo meraviglioso tuo dono. Lo chiediamo a e, che sei venuto, che vieni e che verrai alla fine dei secoli. Amen 

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